Xd… up… down
Mi interesso di psicologia, neurologia, meccanismi cerebrali e materie affini. Ho provato a lavorare con la trance. Mi sono fatto aiutare da Leonardo.
Ero curioso di comprendere come funzionasse questo stato “alterato” di coscienza (considero molto complesso definire cosa non è alterato, cosa è la norma, non so se “alterato” sia il termine più corretto da usare).
Abbiamo utilizzato una tecnica induttiva. Non scriverò cosa ha fatto Leonardo, siccome è possibile trovare on line piccole guide che illustrano il procedimento, mi soffermerò su quella che è stata la mia esperienza.
Inizialmente ho faticato a rilassarmi, ci sono riuscito in seguito. Inizialmente ero molto scettico e non credevo potesse funzionare.
Ho cercato di analizzare tutti gli eventi da me ricordati nella maniera più razionale e scientifica possibile. Durante lo stato di trance sembrava di vivere un “sogno lucido”, la sensazione era quella di un sogno in cui potevo controllare e modificare io gli elementi del sogno ma allo stesso tempo la “pratica” non era cosi: la sensazione era simile ma gli elementi non li controllavo io. I ricordi che sono rimasti in me in maniera parecchio marcata sono i seguenti, il resto è stato un grande afflusso di immagini, colori, e dialogo interiore.
Prima di entrare in Trance più profonda ho pensato (unico “dialogo interiore” che ritengo degno di nota) che avrei dovuto impegnarmi a fondo in qualcosa in cui avrei potuto utilizzare a pieno tutte le mie facolta’ intellettive (cosa che ultimamente faccio raramente). Ho ricordato: Il tavolo che stava nella cucina di Calvisano dove mangiavamo io,mia madre e Vero. Era in penombra, illuminato dalla luce che entrava dalla finestra situata sul muro in corrispondenza di uno dei due “capitavola”. Mi è sembrato di vedere quest’immagine (Non sono sicuro che il termine immagine sia il più adeguato) all’interno di un altra “dimensione” e di esserci stato catapultato dentro di “botto”, ci sono rimasto “pochissimo” tempo, sono tornato subito “qui” e ho fatto fatica a ritrovare il “varco” per quella dimensione, dal quale comunque non sono più passato.
Mi sono ricordato di E………., la vicina di casa che avevo a Calvisano e delle “finte” sfilate di moda che facevamo io e lei. Mia madre (dopo l’esperienza, sentendo il mio racconto) mi ha ricordato di S……..Si chiamava cosi?), la vicina di casa”vecchia” che stava dal altra parte rispetto ad E………. Ho “visualizzato” (non so se sia il termine giusto, siccome non è proprio una visualizzazione) altri scenari, completamente differenti da quest’ultimo: ho visto un atmosfera piuttosto familiare che poteva essere un ristorante che mio Padre possede in passato, mischiate ad un atmosfera di qualche libro fantasy (forse la bussola d’oro) e ho sentito in quella stanza un “aria” di familiarita’, di unione, e la presenza di una figura paterna. Infine (in un altra situazione mentale) involontariamente la mia mano si muoveva. Prima ha alzato l’indice senza che io lo volessi, poi a fatto un gesto simile a quello di prendere una sfera di energia in mano.
Anche se trovo parecchio complicato definire l’espressione “involontariamente”, non sono sicuro che il gesto fosse involontario o totalmente volontario, la mia mano si è alzata senza che io lo volessi esplicitamente e senza un motivo particolare. Suppongo che mi trovassi in uno stato in cui fossi a meta’ tra volontario e involontario, tra conscio e subconscio.
Forse, stavo “toccando” il seno di una mia ex ragazza, ma non sono sicuro di questa cosa, le visualizzazioni non erano ben definite. Ho visualizzato le immagini di una ragazza dai lineamenti non ben definiti, che suppongo fosse la mia ex ragazza, suppongo di avere immaginato di farci l’amore, mi sembrava di ricordare le “sensazioni” “emotive” di quella situazione e non principalmente quelle legate al rapporto fisico.
L’unica cosa che mi lascia un po’ perplesso e che ho visualizzato anche un immagine(di questa “donna”) che non corrisponde a quella di questa mia ex, indossava degli indumenti che non mi pare abbia mai avuto. Questa è stata la parte più “divertente” del lavoro, perché mi accorgevo che la mia mano si muoveva, mi “sembrava” o forse era così (ripeto che mi viene molto difficile definire quanto fosse volontario e quanto fosse involontario), che non la stassi “pilotando” io.
Era molto divertente sentire questa mano che si muoveva come se guidata da qualche riflesso incondizionato. Ho ottenuto effetti simili con l’uso di Dream Machine con musica Goa (anche se quelli ottenuti con quest’ultima avevano una componente calendoscopica decisamente più marcata), stimolatori di frequenze celebrali, cannabis e meditazione profonda.
Quando mi sono rialzato mi sentivo decisamente più riposato, la mia temperatura corporea era scesa, tanto che ho dovuto mettermi su una coperta (divertente vedere come quando ero in trance non sentissi il freddo, e come ne sono uscito l’ho sentito), e per i 15 minuti successivi ho avuto la stessa sensazione che ho avuto post cannabis, una specie di “fattanza” parlando in gergo, molto piacevole dal mio punto di vista, finiti quei 15 minuti successivi non ho avuto nessun postumo sgradevole e ho recuperato piacevolmente ogni capacita mentale e motoria.
Non so ancora come interpretare quest’esperienza, faro’ altre ricerche a riguardo e cerchero’ di scoprire se puo’ portare qualche tipo di “beneficio”. Benefici o no, la consiglio come cosa, e quasi come farsi una canna gratis, senza danni alla memoria, senza postumi da fattanza, e in più aggiungi anche una buona dose di introspezione 😀 Insomma se non hai poi cosi paura di te stesso è una cosa divertente, sopratutto quando ti si muovo gli arti da soli XD Ho lavorato con Leonardo anche su una tecnica descritta in alcune procedure della programmazione neurolinguistica(PNL): l’ancoraggio.
Per comprendere di cosa si tratta cercate su un qualsiasi motore di ricerca, per comprenderla meglio vi consiglio di interessarvi anche alle meccaniche Pavloviane. In quest’esperienza, mentre ero in Trance leggera, mi ha fatto credere di avere una sfera di energia tra le due mani. Io sentivo come se avessi una reale sfera tra le due mani. Con il sistema del ancoraggio è riuscito a Trance finita a farmi ri provare quella sensazione. L’unica differenza è stata che quando ero nella Trance iniziale sentivo maggiormente la presenza della sfera, quando l’ha richiamata con l’ancoraggio la presenza era molto più lieve.
Anche se penso che questo possa essere dato dal fatto che durante la fine della mia Trance, poco prima di provare il funzionamento del Ancoraggio ha richiamato alla mia mente degli elementi che considero molto spiacevoli e questo mi ha fatto totalmente spostare l’attenzione dalla “sfera” ai miei conflitti interiori.(Non è colpa sua se ho conflitti interiori ma determinati elementi me ne fanno ricordare, e quando me ne ricordo fatico a spostare l’attenzione su altro). Con questo esperimento ho verificato che l’ancoraggio funziona e che in trance il tuo cervello puo’ alterare la percezione dei tuoi sensi.