Prima esperienza di xenoglossia
La notizia che effettuavo regressioni ipnotiche si era diffusa a livello provinciale, anche perché a quel tempo avevo chiuso il laboratorio di elettronica per carenza di lavoro e svolgevo l’attività di rappresentante, un lavoro che non mi piaceva assolutamente in quanto le malelingue commerciali continuamente mi mettevano a disagio ed in continua discussione con i clienti.
Io, nonostante tutto, ho sempre avuto un rapporto che andava oltre il semplice rapporto
commerciale ed era con molti un vero e proprio rapporto di amicizia, quindi a quelli che ritenevo più “spirituali” raccontavo delle mie esperienze, senza entrare troppo nel dettaglio, in quanto esistono spesso dei blocchi mentali dovuti all’ambiente sociale ed è facile essere presi per pazzi o comunque non essere compresi.
Un giorno, mentre discutevo appunto di ipnosi con Lucia, (è un nome di fantasia, per rispettare la sua privacy), lei mi raccontò che spesso aveva dei sogni strani e che le sarebbe piaciuto provare ad eseguire una regressione. In questi casi sono mille, prima di iniziare, le domande che mi vengono fatte, spesso simili tra loro… Tra le più comuni e ricorrenti:
“Ma…. mi ricordo poi quello che vedo e che dico?”
Certo, sempre ci si ricorda, dipende poi dal tipo di risveglio e se l’ipnotizzatore vuole strutturare una amnesia oppure no. Mi spiego meglio: tante persone dicono che non si ricordano i sogni e sono convinte di non sognare. Tutti sogniamo, il fatto di ricordare o meno poi dipende dal risveglio; se il risveglio è lento ….magari siamo svegliti da un sottile raggio di sole che passa attraverso le persiane socchiuse o da una dolce musica lontana o da una carezza e poi piano piano ci stiriamo la pelle, sempre piano piano apriamo gli occhi… in questo modo sicuramente molti di noi si ricorderanno tutto il prodotto onirico del sonno. Al contrario, e l’ho provato io stesso, svegliandosi in modo brusco od improvviso (uno scossone improvviso, una sveglia, un rumore), si si struttura automaticamente una amnesia e tendiamo a non ricordare nulla del sogno. La stessa cosa è in ipnosi.
“Ma… se dico delle cose personali che vorrei tenere segrete per me?”
Tutti noi abbiamo dei segreti personali più o meno importanti, in trance ipnotica non diremo mai nulla che non diremmo da svegli perché l’inconscio ci protegge sempre.
Lo stato di trance ipnotica, tra l’altro, è uno stato alterato di coscienza, non siamo incoscienti, anzi vale il contrario e siamo super coscienti in quanto l’emisfero dominante diventa quello destro. In poche parole siamo coscienti usando l’inconscio.
“Ma io ho paura di non risvegliarmi più!!”
Quello che molti non sanno è che l’ipnosi è un funzionamento normale del nostro cervello, è stato dimostrato che una persona normale va in trance mediamente senza rendersene conto anche 30 volte al giorno. In molti incidenti automobilistici, capita che spesso chi l’ ha causato non abbia visto sopraggiungere l’altra vettura. Perché? Era assorto in altri pensieri, aveva la testa da un’altra parte, come di solito si dice, …era semplicemente in trance.
Quindi, se per assurdo dovesse morire l’ipnotizzatore, mentre una persona è in trance, la stessa persona, seguendo i propri ritmi biologici, si risveglierà naturalmente.
Dopo aver chiarito i sopracitati dubbi, provammo l’esperimento.
Decisi di usare un tipo di induzione che viene chiamata indiretta, che tra l’altro è quella che preferisco perché è molto lenta dolce e la persona entra in trance gradualmente e si rende conto del nuovo stato in cui si trova.
Lucia raggiunse quasi subito uno stato di trance molto profondo; stava rivivendo (si proprio così perché in questo stato l’esperienza è più reale della realtà) una giornata a scuola mentre aveva 6 anni, la sua voce era da bambina e i dettagli del racconto erano come sempre molto precisi. Mi disse chi erano i suoi compagni di classe, come erano vestiti, cosa stava insegnando la maestra e addirittura che quel giorno la mamma gli preparò il risotto che le piaceva tanto!!
Grande scalpore e grande meraviglia, quando su invito mio di andare ancora un po’ più indietro nel tempo, Lucia cambiò letteralmente voce e lingua.
Stava blaterando qualcosa in francese e con una timbrica molto maschile. Come mai? Dove era andata? Cosa stava succedendo? Era la prima volta che mi capitava un fenomeno del genere.
Da notare che io non le dissi “vai in una vita precedente” ma mi limitati ad un più prosaico “vai indietro nel tempo”.
Lucia era un po’ agitata ed iniziammo a parlare, …logicamente in francese.
Leo: Dove sei?
Lucia: In Francia, a Parigi, mi hanno catturato
Leo: Come ti chiami? Chi ti ha catturato?
Lucia: Mi chiamo Anton…..I rivoltosi e adesso ci uccideranno tutti lo so
Leo: Dimmi dove sei adesso? (si deve sempre usare il presente nelle domande perché la persona sta vivendo una situazione reale e adesso)
Lucia: Siamo tutti in fila. …suoni di tamburo, grida, urla, siamo in piazza, c’è odore di legno bruciato. Stanno distruggendo tutto quello che era del Re, stanno preparando la forca …per noi! Devo prepararmi a morire, ho paura …e spero di non soffire.
Leo: Quanti anni hai?
Lucia: Sono giovane, ho venti anni, non voglio morire, stanno montando anche la ghigliottina, stanno impiccando i miei compagni… li vedo penzolare, ora tocca a me! Mi hanno messo la testa nella ghigliottina (ansimava)… Vedo la mia testa ruzzolare via, sono morto!!
Leo: Come stai e cosa vedi adesso?
Lucia: Sto benissimo adesso anche se stanno prendendo a calci la mia testa e vedo tutto dall’alto… si io sono sospeso in alto adesso e sono in pace… sono sereno tranquillo …non voglio più incarnarmi.
Leo: Cosa sei in questo momento?
Lucia: Non lo so…. ma so che non sono più in un corpo…. sono come una piuma nel vento, ma sono consapevole di essere… non soffro e sono molto lucido mentalmente. E’ strano, è una condizione meravigliosa, ti senti invincibile …ti senti essenza pura e vedo tutto dall’alto ma lo strano è che posso vedere quello che penso sia il passato e quello che penso sia il presente….è come se dove sono e come sono adesso il tempo non esista…….forse è così che bello….
Leo: Sei pronto adesso a tornare da Lucia?
Lucia: No lasciami qui…non voglio io qua sto bene…….non voglio soffrire ancora!! E poi Lucia chi è?
Va bene stai ancora un po’ lì dove sei(sorvolai sul fatto che anton non conoscesse lucia) e quando girando dall’alto vedrai qualcosa che ti piacerà o ti colpirà me lo dirai ,sei d’accordo?
Si….va bene…qui si sta troppo bene…tutti ci amiamo…io non li vedo ancora …ma sento la loro presenza e sento il loro amore….non c’è fame…non c’è sete..ne poveri ne ricchi………è tutto così semplice…sto vedendo le montagne…vedo i fiumi…i laghi ghiacciati ….vedo dei bambini che giocano ..percepisco la loro purezza…
Avvicinati a loro e guardali….
Va bene……che strano loro non mi vedono…una bambina si è accorta di me…non mi vede ..ma capisco che mi percepisce…sente che le sono vicino…è l’unica che ….ma sono io quella bambina!!!! Si sono io!!!……….una lunga pausa di 5 minuti
Come stai?…Chi sei?
Sono Lucia….ho 4 anni sto giocando con le mie amichette.La voce era quella di una lucia di 4 anni ..era ritornata
Ora il tempo passa….diventi grande…sempre più grande fino ad arrivare all’età che hai adesso…mentre sei qui sdraiata su questo divano…….e piano piano Prendendo tutto il tempo che vuoi inzi a contare da 10 a uno e a ogni numero inferiore ti risvegli ….9…8…2 starai benissimo e ricorderai tutto…piano con calma seguendo il ritmo del tuo respiro….Zero ora apri gli occhi …e tirati la pelle…fai un respiro forte …esteso..e svegliati Tutta.
Lucia si svegliò tranquillamente,era felice,nonostante quello che aveva vissuto ,discutemmo un po’ del più e del meno ,lei mi ringraziò e mi salutò.
Questa è stata una delle tante esperienze che scardinò il portone della mia ignoranza spirituale,ma non era finita.
Passarono 5 mesi e Lucia mi telefonò dicendomi :
Sai Ti devo ringraziare,prima non volevo crederci ma tutto si è sbloccato dopo che ho visto come sono morta nella mia vita precedente.
Io,prima,per raggiungere l’orgasmo dovevo farmi stringere la gola forte forte dal mio compagno,ora , ho dei rapporti sessuali bellissimi con degli orgasmi”normali”senza più la necessita della stretta al collo…….ciao Grazie ancora!!
Questa è stata la mia prima volta che si manifestò il fenomeno della xenoglossia e per giunta ,senza effettuare dell’ipnoterapia con una “guarigione” spontanea…….Ero più felice io di Lucia.