L’oblio e il fiume Lete
Affascinato dalle letture dei Libri e delle esperienze dirette raccontate negli stessi in merito all’ipnosi e alle percezioni che si sviluppano in determinati stati alterati di coscienza volli provare io stesso ad eseguire degli esperimenti su alcuni miei amici disponibili.
Con grande stupore mio e loro,riuscii nell’intento di indurre lo stato di trance ipnotica con estrema facilità quindi lascio a voi pensare con quale entusiasmo e passione mi lasciai coinvolgere da continue letture ed esperimenti.
Quasi quotidianamente eseguivo sedute di ipnosi e sperimentavo le varie reazioni che avevano i numerosi soggetti ,mai per soldi,ma solo per una mia immensa curiosità di sapere e di capire.
Un giorno ,tramite il mio medico personale,venni a sapere che a Bologna c’era un convegno sull’ipnosi e sulla programmazione neuro linguistica ed i relatori dello stesso,erano oltre al prof Giorgio Nardone il compianto Paul Watzlawik e Jeffrey Zeig Ricercatori Americani del Mental Reserch institut , di Palo Alto,in California, tra l’altro allievi e collaboratori di Milton Erikson.
Ci andai e fui veramente sorpreso,prima di tutto dall’atteggiamento dei medici e degli psicologi presenti in quanto si percepiva chiaramente che ognuno aveva le proprie convizioni radicate a tal punto da evitare il confronto non solo a livello di scambi di opinione ma addirittura a livello Umano.La comunicatività che dovrebbe essere alla base della risoluzione dei problemi e che in molti casi,se non sempre,è un fattore di crescita personale,soprattutto nell’ambito professionale lì era completamente assente,tutti erano convinti che ciò che pensavano e facevano era giusto, ci si sentiva come alieni tra gli alieni.
Oltre a questo grande fu la mia delusione quando si parlò di statistiche sulle guarigioni da fobie o malattie mentali con la psicanalisi. Il 70% delle persone che vanno in analisi non ottiene nessun cambiamento,il 25% addirittura ha dei peggioramenti e il restante 5% ottiene qualche risultato positivo e il tutto dopo anni e anni di cura. Penso che questi dati parlino da soli e lascio ad ognuno di voi di trarne le proprie conclusioni. Più scalpore ancora mi hanno fatto poi le critiche Rivolte a Nardone ,in qunto Lui usa ,senza entrare troppo nei dettagli,una tecnica di guarigione,dalle fobie utilizzando anche degli “inganni mentali” che a detta di molti non rientrano nell’etica medica e psicologica. Questa tecnica che utilizza anche l’ipnosi è conosciuta come”strategia breve”. Se questi “inganni” risultano vincenti sulla guarigione psicofisica ben vengano,non bisogna dimenticare che il paziente vuole guarire adesso,ora,motivo per cui si è rivolto allo specialista,mi sembra molto meno etico tenere lo stesso in psicanalisi anni conoscendone le statistiche, ma forse lì esistono degli interessi diversi o forse la speranza non è mai l’ultima a morire…….
La teoria della “strategia breve “è chiara,o guarisci in due ,tre sedute oppure devi imparare a convivere il meglio possibile con la fobia,comunque non si otterrebbe la guarigione neppure con la psicanalisi ,quindi…..
Questa cosa mi scandalizzò a tal punto che stavo diventando come uno di loro,chiuso nelle mie convinzioni . Ascoltai Watzlawik che nel suo libro”Pragmatica della comunicazione umana”riportò degli esempi stupendi della comunicazione non verbale e che importanza hanno questi nei rapporti umani e come sono simili anche tra persone di razze diverse. Tra l’altro questo modo di comunicare arriva maggiormente in profondità nell’essere umano ,in quanto è percepito a livello inconscio,è anche per questo che spesso ci risultano antipatiche delle persone senza che ci rendiamo conto del perché,in quanto il loro linguaggio verbale è ad esempio in contrasto con quello non verbale del corpo e noi a livello inconscio comprendiamo che quella persona ci sta mentendo!!
Jeffrey Zeig invece,fece una dimostrazione molto bella di ipnosi con una persona del pubblico,mettendo in risalto il tipo di induzione e il modo di risposta del corpo della persona ,mentre scendeva sempre di più in trance,inoltre,ricordando Erikson parlò dell’importanza del nostro inconscio,nel quale vi sono tutte le soluzioni ai nostri problemi,quindi se non riesce la nostra mente cosciente figuriamoci se riesce un’altra mente cosciente nell’intento della soluzione.
Molto bello l’esempio “dell’uomo di febbraio”che non è altro che un personaggio immaginario che viene costruito dal nostro inconscio e al quale possiamo chiedere in modo cosciente le soluzioni ai nostri problemi,in questo Erikson è stato un grande ,utilizzare il dualismo del nostro cervello per combattere ad armi pari contro noi stessi utilizzando le nostre stesse risorse e poi,aggiungo io utilizzare per le fobie la stessa parte di emisfero dove le stesse spesso si sviluppano a nostra insaputa.
Ecco dove sta la grande nostra facoltà mentale , nell’emisfero destro,ma per tantissime applicazioni di uso comune nella vita moderna, non solo per la soluzione dei problemi,ma per essere più tranquilli,avere più elasticità mentale, essere più ispirati su tutti i livelli vedere insomma le cose ,il mondo a 360°. Ben sanno queste cose gli operatori dei media e dei mezzi pubblicitari che ci bersagliano continuamente in modo subliminale e incoscio e noi come dei polli,così restiamo in tema di aviaria, ci lasciamo condizionare negli acquisti,dalle previsioni del tempo e dagli assurdi reality tv.
Comunque, tornando al convegno mi incuriosì molto e fu la prima volta che ne sentii parlare dell’importanza di instaurare,per facilitare la trance ipnotica del “rapport” ovvero di quel feeling che si deve creare di fiducia reciproca,tra paziente e terapeuta, spesso è tanto importante che può produrre il classico effetto placebo senza in realtà utilizzare l’ipnositerapia. Nel contesto generale del convegno fu molto importante per me partecipare, in quanto consolidai le letture e gli studi effettuati fino a quel momento, e conobbi personalmente dei luminari dell’ipnosi,io però volevo e voglio andare oltre lì si restava sempre comunque limitati,per l’amor di dio”giusto da parte loro nell’ambito scientifico con tutti i vantaggi e svantaggi che questo comporta.
Molti erano ancora i miei perchè ad esempio perchè e come si manifesta la xenoglossia spontanea,parlare lingue straniere sconosciute a livello cosciente(a me era già capitato con alcuni soggetti ipnotizzati che avevano effettuato una regressione spontanea……..ma dove erano andati….in un altro mondo,su un altro piano di coscienza……o in un altra vita!!!)
Di questo argomento,nessuno ne parla,se non tra amici,parlo degli stessi psicologi,nelle mura di casa, si vergognano di diffondere”certe notizie”hanno paura di essere presi in giro o addirittura per pazzi poco credibili.
La mente e la memoria muore con il corpo,quindi eventuali ricordi extracerebrali non sono ammessi ne concepiti,ma questo secondo me significa,che nessuno crede nell’anima e se l’anima non esiste ricordatevi sempre che non hanno motivo di esistere le religioni nel mondo.
Pensare che già Platone diceva che”l’anima quando si libera dalla prigionia del corpo umano e non si immerge nel fiume Lete,il fiume della dimenticanza e dell’oblio……e pensare che prima di immergersi era nel Limbo ed era a contatto con la Verità Assoluta….bisogna uscire dal mondo umano per trovare le idee universali e oggettive!”
Questo significa che è possibilissimo, io ne sono certo, che noi abbiamo già vissuto e che in determinate circostanze l’anima ”si asciuga dalle acque del fiume Lete” per poi forse reimmergersi!