Gli effetti dell’ipnosi sul cervello
Che cosa passa per la testa di una persona sotto ipnosi? Lo svela una ricerca britannica che sottolinea come nel corso di questa esperienza lo stato mentale sia riconducibile ad alcune zone precise del cervello.
I ricercatori della Hull University, in Inghilterra, hanno infatti monitorato l’encefalo di una serie di pazienti sotto ipnosi cui erano stati assegnati alcuni compiti, visualizzando ciò che accadeva sia durante lo svolgimento delle mansioni in questione sia nei momenti di intervallo. Successivamente è stato individuato un primo gruppo di dieci individui che aveva risposto in maniera forte al trattamento ipnotico da un secondo gruppo (formato da 7 individui) che aveva dato una risposta più blanda. La risonanza magnetica alla Hull University ha rilevato con precisione che l’ipnosi provoca una serie di cambiamenti di attività nelle aree prefrontale e parietale, aree cerebrali coinvolte, fra l’altro, nell’attenzione.
La ricerca conferma altri studi in materia, dimostrando sul campo, grazie a un software che visualizza i cambiamenti che avvengono sotto ipnosi, l’effettiva intensità dell’attenzione nel corso del trattamento e la riduzione scientifica delle distrazioni. «L’ipnosi è un fenomeno reale», commenta William McGeown, a capo del team di ricerca ed entusiasta del proprio studio proprio perché capace di confermare scientificamente quella condizione speciale, sia psicologica che neurofisiologica, che in passato è stata talvolta banalizzata. Grazie anche a questo esperimento dunque non si potrà più confondere la suggestione ipnotica con una condizione di estrema rilassatezza.
Molto in voga negli anni sessanta e settanta, l’ipnosi è tornata più recentemente alla ribalta nel trattamento delle dipendenze (per smettere di fumare o per perdere peso, ecc), ma nessuno aveva mai filmato il cervello nel pieno di un’ipnosi in modo così dettagliato e distinguendo con precisione le fasi relative allo svolgimento di altri compiti dalle fasi di «riposo».
NB: questo articolo è stato tratto dal sito de Il Corriere della Sera del 16 Novembre 2009.