Giornata del fuoco
la Gazzetta di Mantova — 08 febbraio 2010
Il rosso del fuoco, l’imbrunire della sera, la campagna con i suoi colori invernali: si presentava così ieri lo spazio dedicato alla camminata sui carboni ardenti. Per la prima volta in provincia di Mantova, l’arte della pirobazia diventa realtà. L’Agriturismo Zimbramonda di Quistello ha ospitato l’evento consegnando a Leonardo Manuini, responsabile dell’associazione Aku Zen, e al monaco Adolfo Brunelli uno spazio all’aperto in cui preparare la camminata sulle braci incandescenti. Pensando al fuoco come una forza purificatrice e come un elemento energetico, i partecipanti hanno contribuito alla preparazione del terreno sia fisicamente che energeticamente assieme, disponendo la catasta di legna secondo le indicazioni degli organizzatori. Dopo averla accesa, hanno accompagnato il falò con canti, balli e preghiere benauguranti per riappacificarsi e rilassarsi; 35 tra partecipanti e curiosi erano presenti all’evento, da varie parti del Nord Italia. Tra questi, 12 hanno deciso spontaneamente di andare fino in fondo e provare ad attraversare il fuoco. La sfida era proprio superare il freno psicologico che fa pensare al fuoco come un elemento che può scottare e ferire. «La parte più difficile è l’istante che precede, quando devi fare il primo passo. Per me questa è la seconda camminata cui partecipo e trovo che l’atmosfera sia stimolante e positiva» commenta una ragazza venuta da Torino con un’amica apposta per l’occasione. L’originalità dell’evento ha radunato curiosi da Milano, Cremona e Fabbrico e Reggio Emilia. «Ho sentito di questa iniziativa per caso – spiega una signora di Modena -: ho deciso che non potevo perdere l’occasione di vederlo dal vivo. Penso che il fascino del fuoco riesca a catturare non solo chi partecipa in prima persona, ma anche noi che decidiamo di non attraversare il fuoco». Quando i 12 coraggiosi si radunano attorno al cerchio di pietre che accoglie alle braci, cala il silenzio. Ad uno ad uno, seguendo il monaco zen e Leonardo Manuini attraversano a piedi nudi le braci. Dopo la prova, i loro volti si illuminano, alcuni esultano e si abbracciano per congratularsi, felici di esserci riusciti. Poi la maggioranza, nell’esaltazione del momento decide di passare più volte sulle braci in due o in tre, insieme accompagnati dai tamburi sciamani.
Chiara Delfini
La foto non è assolutamente ritoccata! Lo spirito del lupo era tra noi.