Esperienza di Patrizia a Rapallo
Prima di incontrare Leonardo non sapevo neppure che cosa fosse una regressione, ma forse ne avrei avuto timore. Durante quella magica settimana mi ci sono trovata dentro, con stupore, con piacere e con tanta curiosità.
Quello era il momento giusto. Senza una volontà precisa, il contatto con le mani di Leonardo mi hanno portato indietro a chissà quale vita… ma certamente ad una vita che riconosco e che sento, oggi, quotidianamente, una vita che incontro nelle emozioni che non mi spiego.
Montagne alte, verdi, un grande spazio, tutto racchiuso in una piccola recinzione di legno alta poco più di 40 cm: graziosa, una recinzione che racchiude qualche cosa di intimo, di riservato.
Solo Leonardo ha avuto il permesso di andare lì, forse ci siamo andati insieme. Io indossavo un abito monacale, monaca cristiana…. ma il luogo sentivo che era il Tibet… o forse le montagne dell’Umbria dove camminò a lungo S.Francesco… ma comunque si respirava un aria di grande spiritualità e pace.
Inizialmente ero sola ma poi improvvisamente un mare di bambini piccoli che giocavano intorno a me, intorno alla mia veste, con allegria. Improvvisamente uno di loro mi è saltato in grembo, non stava bene, era impaurito, io l’ho stretto tra le braccia. Ero seduta per terra e cercavo di donare a lui amore profondo: la mia salute. Lui stava nel mio grembo e si lasciava amare. Improvvisamente ho sentito che stava meglio; ecco ora lo dovevo rendere alla sua strada, al suo destino… ma eccone arrivare un altro, un altro bimbo, e un altro ancora, erano tutti malati, tutti soli e tutti mi saltavano in grembo ed io donavo loro me stessa, tutta me stessa,volevo rendere loro il sorriso senza sofferenza. Emozione grande!!! Queste immagini mi hanno accompagnato a lungo, sono diventate parte di me per tutti i giorni successivi.
Lunedì 22 maggio 2006 mi sono recata a Milano al santuario di S.Rita per la messa in occasione della sua festa. Terminata la funzione religiosa ho camminato lungo la navata laterale, dirigendomi verso l’uscita. Improvvisamente l’ho vista! Mi sono sentita l’abito sacro addosso ed ho visto venire verso di me un gruppo di bambini di diverse etnie: erano piccoli, almeno 20, correvano diritti verso di me ed io mi sono chinata senza la volontà di farlo, mentre tutto il gruppo si è aperto attorno a me… un piccolo cinesino o comunque di origine asiatica, mi ha abbracciato ed è restato con me qualche secondo. Ho sentito l’amore partire dal mio cuore verso di lui, come nella visione. Siamo poi usciti dalla chiesa ma io ero molto scossa, mio marito vicino a me non ha chiesto nulla, rispettoso del mio strano stato.
Mantova, a casa di Leonardo per il secondo livello aiurvedico.
Desideravo tanto arrivasse questo momento, rivedere i miei compagni magici, ritrovare quelle sensazioni e tanto altre ancora: ritrovare Leonardo per andare oltre e per dare un senso a tante emozioni nuove. Come a Rapallo non ci sono state procedure particolari, tutto è capitato grazie al contatto con le sue mani.
Di nuovo quelle montagne stupende,quel piccolo recinto, quei prati senza fine…..una figura nuova che identifico come la vergine Maria, un manto azzurro, una grande luce davanti a me, io pochi passi dietro e intorno centinaia di bambini tutti della stessa età.
Questa donna di Luce teneva un bimbo piccolo malato in braccio, si volta con lentezza verso di me e me lo passa, dicendomi: “ti ho detto che devi curare i bambini malati”. Il tono era perentorio, quasi di rimprovero… accolgo il piccolo e lo stringo a me.
Quella luce, quella voce, quel mantello azzurro, l’incedere sicuro…tutto è dentro di me.
Compare nella mia mente, nella mia anima, un unico Mantra” NON COMANDARE, DEVI SERVIRE, DEVI AMARE…continuamente, senza fine come un martello anche questa notte a tenermi sveglia.Cosa posso fare per prendere questa strada? Cosa devo cambiare?
Vorrei chiedere aiuto ma a chi? Forse devo solo aspettare…
6 Luglio l’incontro continua…
Stamane mi sono offerta volontariamente per ricevere lo shirodhara, ieri era stata un esperienza di gioia di colori volevo riviverla ma non è stato così…
Non appena l’olio ha iniziato a scendere sulla mia fronte, ho lasciato il lettino,sono andata lontano:in un lebbrosario,prima di tutto ho visto l’ambiente,ho sentito i lamenti e non ci volevo credere ero lì da sola in mezzo a tutto quel dolore.
Poi ho iniziato a vedere da vicino le piaghe,erano tutti bimbi,io ero con il mio abito sacro.
Le piaghe erano grandi e mi macchiavano l’abito,i bambini continuavano ad arrivare erano centinaia dovevo curare tutti,ero stanca non ce la facevo e mentre ero chinata a terra ho visto vicino a me Madre Teresa di calcutta,piccola,graziosa nel suo abito bianco rifilato di azzurro,era la sua forza alle mie spalle che mi dava energia per andare avanti…..per continuare….la stacchezza passò e allora Lei a quel punto mi ha mandato fuori dal lebbrosario…ero pronta: dovevo accogliere i bimbi che stavano morendo e non far sentire loro il dolore del distacco dalla vita terrena, dovevo accompagnarli verso la luce….mi morivano in grembo ed io dovevo amarli fino all’ultimo,le mie energie erano le loro per superare quell’ultima fatica…Dio mio che sofferenza!!!!!
In questo momento mi sono resa conto che anche in questa vita ho accompagnato mio padre alla morte…le sue due ultime ore di vita io ero vicina a lui ,la mamma dopo 52 anni di vita insieme non c’era…lei lo ha consegnato a me per guidarlo verso la luce!!!
Grazie Leonardo,grazie di esistere,grazie per ogni cosa che mi hai donato e per la spontaneità con la quale mi hai amato….Patrizia….dei bambini
7 Luglio 2006
Stamane a yoga,eravamo in casa di Leonardo, con mia grande emozione mi sono trovata di nuovo tra mille bambini, malati ma felici: io ero sempre nel mio abito sacro,cercavo di rallegrarli di giocare con loro consapevole a volte della vicinanza della loro morte fisica…
Sento una profonda dolcezza impossesarsi di me del mio cuore,sento queste sensazioni come già mie solo perse…..ma ritrovate…è meraviglioso.
Spero di riuscire a camminare su questa strada….. Grazie ancora Leo….