Credere in se stessi
Nella mia prima regressione in cui ho chiesto di poter ritrovare la Fiducia in me stessa, negli altri e nell’universo sono arrivata tramite l’aiuto di Leo in questa mia precedente vita:
Vedo un enorme foresta, dagli alberi filtra la luce del sole ed è una bella giornata, fuori nel bosco si sta bene, non molto lontano scorgo un castello con un ponte che lo collega al bosco sono un ragazzetto di 13 anni maschio, vestito con gli abiti tipici del 1300 all’epoca dei feudi, calzamaglia e una casacca marrone e me ne vado tutto solo per il bosco, giocherello e sono tranquillo, mi sento al sicuro. La scena cambia ora sono ritornato al castello e sono nelle cucine del castello, l’ambiente è grande, luminoso e pulito; sopra il grande portone di accesso è affisso uno stemma con una croce bianca e rossa, tutto è silenzioso e calmo, sento arrivare qualcuno che entra nella cucina, è mia madre, un viso paffuto e dolce che mi sorride amorevolmente e mi avvolge totalmente nel suo abbraccio materno e protettivo, oltre al fatto che io sono molto mingherlino e lei molto robusta, è la cuoca del castello. Mi accarezza e mi rincuora sul fatto che anche se sono mingherlino la vera forza sta nello spirito, nella volontà e nella tenacia. Ora è sera salgo lungo una piccola scala di pietra che mi porta alla mia camera da letto posta in una piccola torretta del castello, entro nella stanza ci sono 2 letti il mio e quello di mia madre, è una camera semplice con una finestra che guarda la valle, mi piace il panorama e sento sempre un senso di protezione. Mio padre non c’è è via, probabilmente in guerra o in missione. Il giorno successivo sto ancora gironzolando per il bosco, ho arco e frecce e mi diverto ad esercitarmi, dovrei uccidere qualche animale ma non me la sento preferisco colpire barattoli, sento che sono osservato è un vecchio con la barba e gli occhi scuri che mi osserva di nascosto da lontano ma non sento paura o timore sono quasi divertito dalla scena, all’improvviso mi giro e lo vedo, mi parla e mi dice che è importante credere in se stessi sempre, che la vera forza sta nella tenacia e nel non smettere mai di difendere ciò in cui crediamo. Dopo questa scena sento che anche se sono sempre io e il posto è sempre quello, sono una ragazza arriva questa consapevolezza, è passato un po’ di tempo, ora ho 16 anni. Sono all’interno del villaggio annesso al castello, dove la vita scorre serena, intorno a me ci sono dei bambini, racconto storie e loro mi ascoltano incantanti, racconto che un tempo una ragazzina aveva dovuto far finta di essere maschio e vivere in solitudine perché i primogeniti di ogni famiglia dovevano essere maschi, essendo lei femmina, era stata protetta dalla madre che la vestiva da bambino e la aveva isolata per molti anni dal resto del mondo perché non la portassero via, questa ragazzina aveva fatto e vissuto come fosse maschio dovendo nascondere se stessa, nonostante il profondo amore per la madre e la totale protezione ricevuta, ma poi la legge era cambiata e aveva potuto essere ciò che era ed aveva imparato che ogni situazione ci insegna qualcosa e che essere se stessi sempre è molto importante oltre ad avere fiducia che tutto si risolverà perché tutto si evolve in meglio se crediamo nell’amore.
Nel villaggio ho continuato a raccontare storie e favole ma all’età di 20 anni la mia anima ha lasciato quella vita perché una ragazza invidiosa di me mi ha ucciso con uno stiletto pugnalandomi vicino al cuore, ricordo solo che in quella breve vita ogni momento mi ha dato sempre una grande forza e fiducia, la grande meraviglia è stata nel sentirmi un ragazzo e poi all’improvviso una ragazza, un’esperienza molto forte.